I tumori nelle donne: uno sguardo al futuro



Hanno sempre meno segreti. Grazie alla ricerca, medici e scienziati scoprono sempre più i meccanismi che provocano i tumori, i metodi per individuarli precocemente, per eliminarli oppure per tenerli sotto controllo e arrivare a conviverci per anni. Queste conoscenze sono le chiavi che ci stanno aiutando a rendere il cancro sempre più prevenibile e curabile.


A raggiungere questi obiettivi ha contribuito in parte anche AIRC, che da 60 anni sostiene la ricerca oncologica in Italia e diffonde informazione su come prevenire e affrontare i tumori.


Alcune conoscenze sul cancro ci possono essere utili tutti i giorni. Altre sono essenziali a medici, ricercatori, pazienti, familiari e altri caregiver per allungare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita durante e dopo un cancro.


Un esempio su tutti: secondo le previsioni di I numeri del cancro in Italia 2024, la metà delle persone cui è stato diagnosticato un tumore nel corso dello scorso anno ha alte probabilità di guarire, tornando ad avere un’aspettativa di vita paragonabile a quella delle persone che non si sono ammalate.


In effetti, i pazienti oncologici che non superano la malattia sono sempre di meno. In particolare, nelle giovani donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni, tra il 2006 e il 2021 il tasso di mortalità è sceso del 16,2% per il tumore della mammella e del 46,4% per quello del polmone.


A contribuire a questi risultati è anche la diagnosi precoce. Per esempio, ne ha mostrato l’importanza uno studio portato avanti grazie al sostegno di AIRC. Secondo l’indagine, in Italia, circa il 99% delle donne con diagnosi di tumore del seno al primo stadio e il 92% di quelle con diagnosi al secondo stadio supera completamente la malattia.


Un’ottima notizia, peraltro, considerando che anche l’estensione degli inviti ai programmi di screening offerti gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale è in aumento. Il miglioramento riguarda in particolare il Sud e le Isole, dove l’offerta e la copertura degli screening sono ancora basse rispetto al Nord e al Centro Italia. Resta fondamentale aumentare la partecipazione, ancora troppo esigua, soprattutto per alcune categorie di persone, come quelle con difficoltà economiche o di cittadinanza straniera. Occorrerà lavorare sulla sensibilizzazione dell’importanza della diagnosi precoce e potenziare l’accessibilità ai servizi sanitari.


Rimangono alcune difficoltà, legate soprattutto, di nuovo, alla necessità di conoscere maggiormente alcuni tipi di tumore. È il caso, per esempio, del cancro ovarico, ancora difficile da curare perché è spesso diagnosticato quando è già avanzato, in quanto è asintomatico nelle prime fasi della malattia. Purtroppo non abbiamo ancora a disposizione metodi affidabili per una diagnosi precoce, anche se sono in corso studi promettenti da questo punto di vista. Peraltro, il tumore all’ovaio è caratterizzato da una grande eterogeneità genetica, il che rende particolarmente complesso curarlo. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi sia nel trattamento, grazie all’utilizzo di nuovi farmaci a bersaglio molecolare, sia verso la possibilità di individuare esami diagnostici affidabili.


È importante, quindi, ricordarsi che la conoscenza è il primo passo per rimanere in salute. Proviamo, allora, a scoprire qualcosa in più su come prevenire – oppure no – i tumori con alcune azioni quotidiane.

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